martedì 21 febbraio 2017

Grazie

Grazie a tutti voi.
Per gli auguri, numerosissimi, che ogni anno finiscono per commuovermi.
Per aver letto il mio blog, iniziato un po' per gioco e un po' per sfida, ma che mi ha dato l'occasione di entrare in contatto con tante persone e creare questi legami speciali che ci rendono la vita un po' più piacevole e più leggera.
Per esserci, semplicemente, perché dietro ogni like e ogni emoticon c'è qualcuno che ha voglia di regalarti un minuto della sua vita e questo é forse il regalo più bello di tutti.
La gatta Pallo mi ha pregato di trasmettervi anche le sue parole (scrivo dietro rigorosa dettatura): cari aMici, voglio dirvi anch'io qualcosa, perché non mi fido tanto di quello che vi dice la mia umana, dato che fatico a leggere tutte quelle lettere piccoline (cosa volete, ho anch'io la mia età, non sono più tanto una gattina di primo pelo).
Dunque, dicevo: voi umani avete questa mania di festeggiare il giorno in cui siete nati, ma l'essere nati  non é un merito, nasciamo per caso o per volere divino, ma sicuramente non per merito nostro. Neppure quello che siamo diventati é tutto merito nostro: nascere in una famiglia rispetto ad un'altra, in una parte del mondo o in un'altra, non é dipeso da noi e dal nostro impegno. Il caso, o la fortuna, o la sfortuna hanno deciso per noi.
E allora che cosa avrete mai da festeggiare, dico io.
L'unico merito che avete, se lo avete, é di aver coltivato e fatto fruttare i doni che avete sicuramente avuto dal Padre Eterno. Guardate me: da piccola sono stata abbandonata con due miei fratelli nel giardino di questa casa. Uno dei miei fratelli non ce l'ha fatta e l'altro ha scelto la libertà e appena ha potuto é andato in cerca di fortuna. Io ho capito subito che questa era la mia casa: tanto ho fatto, appostandomi fuori da una finestra, occhi languidi e tutto il resto, che, alla fine, sono riuscita si ad entrare, e da allora non ne sono più uscita. Certo é che non me ne sto con le mani in mano ed ogni tanto sono veramente piena di lavoro, ma, cosa volete, la mia vita, in fondo in fondo, non é malaccio: la mia umana di riferimento é una gran squinternata, ma, tutto sommato, non é poi così male.
È vero che se fosse per lei avremmo sempre la casa invasa da tutti i pelosi e gli umani possibili, e non vi dico che fatica a mantenere un certo ordine e una certa disciplina! Alla sera fa spesso tardi e mi tocca anche andare a prenderla al lavoro e ricordarle che é ora di smetterla, che a casa c'è gente che ha fame, é stanca e ha voglia di mettersi comoda sul divano: e basta con quel computer, mettilo giù che poi la tua oculista ti fa la predica e minaccia di chiuderti a chiave in una stanza buia, così poi mi devo occupare io proprio di tutto e tu sei nervosa e non mi fai i grattini giusti dietro le orecchie.
Beh, insomma, avete capito, mi é andata bene, ma ci ho messo del mio e questo sí che é un merito, come é un merito mio se me la tengo da conto questa mia umana, cerco di starle sempre vicina vicina, anche se dice che sono pesante e sono bollente e non le do tregua, ma poi si vede che é contenta e mi vuole bene ed é felice che mi occupi di lei.
Ecco, secondo me, é questo che dovreste festeggiare voi umani, altro che compleanno: siete amici, avete mille maniere per parlarvi, non avete difficoltà a comunicare, non é come per noi gatti che abbiamo ancora qualche problema ad allargare il branco, per noi non é mica così facile usare questo benedetto computer! Ci stiamo  attrezzando, ma tutti questi tasti che confusione!
Basta, ho finito, quello che avevo da dire l'ho detto. No, anzi, un'altra cosa da dire l'avrei: la mia umana, tanto per cambiare, sta facendo un sacco di storie per questo benedetto blog, dice che non é sicura di avere qualcos'altro da raccontare, che non sa se é capace di andare avanti. State tranquilli, ci penso io, come al solito: adesso le dico di smetterla subito, di piantarla di fare tragedie su tutto, qui c'è da lavorare, non abbiamo tempo da perdere in chiacchiere inutili, non mi può far fare una brutta figura, ci sono degli umani che aspettano, non li possiamo deludere.
 Troppo facile mollare alla prima difficoltà: vuoi avere qualche cosa da festeggiare l'anno prossimo? E allora datti da fare, che a nascere e basta son buoni tutti

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