lunedì 19 giugno 2017

Una gatta e la sua farmacista -16

Come Presidente del Consiglio Superiore dei Pelosi di Casa  (suona bene, vero? Sembro veramente importante, cosa dici?) ti devo parlare molto seriamente ( è inutile che indaghi su chi siano i componenti di questo consiglio:  il Nano ed io, naturalmente. Pochi, ma buoni, questo è il mio motto).
Bando alle ciance, andiamo subito al sodo: così non si può più andare avanti.
Ti si parla e non ascolti, sei perennemente sovrapensiero, hai sempre l'aria persa al mondo.
E poi cos'è questa novità di vagare di notte per casa? Ma ti sembra una cosa ben fatta? Di notte gli umani per bene  dormono e non disturbano i poveri gatti che da bravi felini lavorano strenuamente.
Cosa credi, che non mi sia accorta che alle due, alle tre, ti aggiri tra la cucina e la terrazza alla disperata ricerca di una pace che non trovi? A me non sfugge niente, ricordatelo.
Questi, però, in fondo, sono fatti tuoi: se invece di riposare preferisci startene sulla sedia, nel tuo solito angolo, a fissare il vuoto, fai pure, per carità. Contenta te, contenti tutti.
Quello che non possiamo proprio accettare è la tua totale mancanza di attenzione e considerazione per noi poveri pelosi di famiglia. Lo capisci anche tu che non puoi trattarci sempre in questo modo, non è giusto e rivela una grave mancanza di sensibilità e senso di responsabilità.
Hai un sacco di pensieri? E allora? Pensi di essere l'unica?
A parte il fatto che tu fra dubbi, tormenti, analisi e controanalisi, domande amletiche senza risposta, logoramenti esistenziali vari, ci hai passato la vita. Sai la novità.
Adesso però stai veramente esagerando, te lo devo proprio dire.
Sai cosa mi ha detto Memè qualche giorno fa? Se la nostra umana va avanti ancora così , un giorno o l'altro chiamo il Telefono Felino e la denuncio per abbandono di peloso.
Per fortuna che al mattino c'è Elena, lei sì che ci vuole veramente bene e si occupa di noi, ma poi va via e allora rimaniamo soli, alla mercè di un fantasma del tutto inaffidabile, con il quale non si può parlare e che non ci vede neanche. Niente coccole, niente paroline dolci, niente di niente.
Abbiamo allora convocato il gran Consiglio di guerra e ci siamo consultati: il Nano, tanto per cambiare, naturalmente cerca di mediare, per non dire che sta spudoratamente dalla tua parte. Lo sai com'è fatto, ti vuole bene e si accontenta anche di poco,  per lui basta solo che tu ci sia.  Brontola, si lamenta, spettegola senza ritegno, ma ha per te una vera e propria venerazione. Sarebbe disposto a perdonarti qualunque cosa.
Io però non mi lascio commuovere così facilmente e allora gli ho detto: "caro il mio Nano, dobbiamo fare assolutamente qualcosa, soprattutto per il bene della nostra umana. Io la conosco bene, quando fa così è perché è andata in cortocircuito. Bisogna darle  una bella scossa: intanto bisogna farle capire che non si può abbandonare dei poveri micetti  in questo modo, senza affetto e considerazione, in balia degli eventi. E poi dobbiamo spiegarle che comportandosi in questo modo non può davvero sperare di arrivare a qualcosa di buono;  non è tenendo tutto dentro e chiudendosi in se stessa che troverà una soluzione ai suoi problemi ."
Dimitri, con quella sua aria da gatto di peluche, per una volta ha avuto l'idea giusta: bisogna creare un diversivo che la scuota nel profondo.
Detto fatto.
Ci siamo attivati e come una vera task force abbiamo realizzato un piano che definire geniale è dir poco: ti abbiamo fatto trovare un uccelletto nel bagno.
Io lo so che i pennuti ti  fanno paura e non immagini come mi sono goduta la scena di te che strillavi a più non posso e di tuo marito che si agitava saltellando non sapendo come allontanare l'intruso senza che si facesse male.  Mi sono proprio divertita, anzi ci siamo divertiti tutti parecchio.
E bisogna riconoscere che la scena isterica ti ha fatto un gran bene: ti sei sfogata, hai avuto i tuoi cinque minuti di sceneggiata ridicola e sei tornata il mio capo di sempre.
P s. Sappi che per pagare l'uccellino abbiamo dovuto fare una colletta e ci è costato un sacco di croccantini. Un vero Presidente sa fare sempre il bene dei suoi associati, non credi?

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