domenica 23 giugno 2019

Il teorema delle parallele

Bartolomeo e Tobia

- Ciao, Bartolomeo, finalmente! Sono ore che ti aspetto: dov’eri finito?  Siamo ancora amici, vero?
- Ho fatto tardi perché la mia mamma mi ha fatto il terzo grado. Dove vai, dove non vai, quando torni,  chi frequenti...Dai, le solite cose di tutte le mamme. La mia, poi, è così apprensiva! Non riesce a capire che adesso sono grande e sono capace di badare a me stesso. In genere è abbastanza simpatica, ma quando rompe, rompe proprio
- Beh, non rompono tutte le mamme? Non ti preoccupare che sono tutte uguali e tutte con le stesse fisse: non ti allontanare, non ti cacciare nei guai, stammi vicino...neanche fossimo ancora dei poppanti imbranati. Eppure ci deve essere un modo per farci lasciare un po’ in pace, mica possiamo continuare sempre così, vero?
- Lasciamo perdere che tanto non caviamo un ragno dal buco. E poi perché non sei venuto tu a cercarmi? Ho anch’io un bel giardino, grande, pieno di nascondigli deliziosi dove possiamo giocare  tranquilli e al fresco. Se vuoi, la mia mamma può dare una merenda anche a te, così magari ti conosce, si mette tranquilla e si mette a tormentarmi un po’ meno. Mi sembra che tu dovresti andarle bene, l’aria tutta per benino ce l’hai, biascichi un po’ le parole e si fa un po’ fatica a capire che cosa dici, ma dopo i primi momenti ci si fa l’abitudine e ci si intende lo stesso. Hai anche un odore un pochino strano e sei anche un po’ sporchino, ma non mi sembra niente di grave. Speriamo che non ci faccia caso più di tanto. Sì, dai, secondo me sei presentabile: vieni a casa mia, così la facciamo contenta.
- Oh, ma cosa dici? Sporchino a me? Odore strano? Biascico le parole? Ma come ti permetti! Ma chi credi di essere? Io nel mio genere sono un gran figo, me lo dicono tutti. Non hai idea delle carezze e dei complimenti che ricevo ogni giorno! Tobia di qua, Tobia di là, e giù carezze e grattini. Scommetto che tu ne ricevi meno di un decimo di me, che dico, meno di un centesimo, forse meno di un millesimo
- Su, dai, non litighiamo. Mica ho detto che non vai bene in assoluto. Ho detto solo che, tutto sommato, dovresti andare bene. Lo sai anche tu quanto sono esigenti le mamme! Stanno lì, a guardare il pelo nell’uovo. Poi, sulla pulizia, sono delle tali fanatiche! Se fosse per loro dovremmo sprecare tutto il nostro tempo a lavarci e a profumarci, anche tutti i giorni, pensa! E chi ce l’ha tutto questo tempo?
- Su questo hai ragione, purtroppo. Non me ne parlare! La mia mi costringe anche a fare il bagno! Un vero tormento
- Dai, andata. Vieni con me anche subito e ci togliamo questo pensiero
- Ma, ma...io non posso. Come faccio ad uscire di qui?
- E che ci vuole? Basta che salti come faccio io e sei subito fuori. Guarda, fai un salto su quella pianta, poi un balzo di qua, un altro salto più a destra e ecco fatto!
- Io non sono capace di saltare come fai tu, come te lo devo dire? Io non salto!
- Come non salti? Ma se continui a saltellare come un dannato! Spiccane uno un po’ più grande e il gioco è fatto. Non capisco perché fai tutte queste storie: non avrai mica paura, vero?
- No, no, che c’entra la paura! Io non ho paura di nessuno. È che non lo posso proprio fare. Beh, sì, insomma, io posso fare tanti piccoli balzi e saltelli, ma non posso proprio fare come fai tu e arrampicarmi ovunque. Non posso proprio, ti giuro che non posso.
- Come sarebbe a dire che non puoi? Cosa significa esattamente? Ti fa male una zampa? La coda mi sembra che la muovi bene...Perfino Dimitri, lento e pigro com’è, se vuole riesce a fare un salto del genere. E se lo può fare lui, stai tranquillo che lo possono fare tutti
- Io proprio no, come telo devo dire? Io non posso, non sono capace, non mi riesce proprio
- Bah, questa cosa è proprio strana. Siamo più o meno della stessa misura, io ce la faccio e tu no? Non mi sembra possibile. Dai, almeno provaci: ti aiuto io se sei in difficoltà
- No, è inutile che insisti o che tenti di aiutarmi. Io non posso, non so come spiegartelo, non è nella mia natura
- Natura? Cosa c’entra la natura? Di cosa stai parlando? Dai, smettila di fare tante storie e almeno provaci
- Non ti ha detto niente nessuno? Possibile? Io sono un cane e tu un gatto: non siamo uguali noi due
- Questa poi...Che cosa sei tu? Un cane? Cos’è un cane? E io sarei un gatto? Che cosa significa? A me sembra che siamo quasi uguali. Perché non possiamo fare le stesse cose?

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