domenica 17 gennaio 2016

Bilance e pesate


DALLO SPEZIALE AL FARMACISTA: UN'ARTE CHE DIVENTA SCIENZA ( quarta puntata)


E adesso parliamo di bilance. Le abbiamo tutte, spesso anche oggetti piuttosto costosi, ma in pochi le trattano bene e le sanno usare correttamente.
Cominciamo col dire che vanno sempre posate su una lastra di marmo, alta da due a dieci centimetri a seconda della sensibilità della bilancia. Non vanno mai trasportate: almeno una volta all'anno vanno verificate in farmacia da personale qualificato che rilascerà un attestato sull'esito dell'avvenuto controllo e sui valori rilevati. Potranno fornire anche istruzioni dettagliate su come pulirle e mantenerle in ordine: bilance usate per pesare sostanze con diversi gradi di tossicità devono venire bonificate esattamente come tutto il resto degli strumenti e l'intero laboratorio.
Molto spesso i dosaggi dei farmaci sono piuttosto piccoli e richiedono una tecnica di pesata assolutamente rigorosa. Per prima cosa si deve conoscere quali sono le pesate limite più precise della propria bilancia. Facciamo un esempio: il bilanciaio ha certificato che la mia bilancia pesa perfettamente da 100 mg a 10 g. Devo allestire  trenta capsule di captopril da 1 mg, per cui devo pesare 30 mg di principio attivo. La massima precisione la ottengo pesando 100 mg di captopril e preparando un intermedio di lavorazione miscelandolo con 2,90 g dell'eccipiente prescelto. Da ciò prelevo 900 mg e lo porto al volume finale con altro eccipiente. Tutte le pesate sono nei limiti di esattezza della mia bilancia per cui sono sufficientemente precise.
Piccola nota a margine: gli intermedi di lavorazione possono essere utilizzati per preparazioni diverse, devono essere corredati di foglio di lavorazione, vanno etichettati come tutti gli altri farmaci indicando in etichetta "ad esclusivo uso del laboratorio" e conservati secondo le indicazioni del principio attivo (in frigo, in armadio chiuso a chiave, etc).

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