domenica 17 gennaio 2016

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DALLO SPEZIALE AL FARMACISTA: UN'ARTE CHE DIVENTA SCIENZA (terza puntata)


Prima di passare alla valutazione di attrezzature più sofisticate, vediamo che cos'altro serve ad un farmacista per iniziare a dedicarsi alla galenica.
Direi che, per prima cosa, servono dei testi,  a cominciare da quello di chimica generale, spesso tanto odiato quanto non capito e dimenticato. Una cosa è aver studiato in via teorica il comportamento della materia, tutto un altro paio di maniche trovarsi alle prese con un precipitato che non dovrebbe esserci o con una colorazione non prevista. Non limitatevi mai a buttare via tutto o a nascondere il malfatto come con una torta mal lievitata: chiedetevi sempre che cosa può essere successo. Se avete commesso un errore e non capite quale,  non lo correggerete veramente mai.
Altro testo poco amato e ancor meno considerato è la Farmacopea Ufficiale: peccato, in tante parti non brilla per chiarezza né per attualità, ma, a parte gli aspetti normativi ( obsoleti, superati, ma pur sempre in vigore) indica i parametri essenziali ai quali si deve attenere un farmacista preparatore.
Non possono assolutamente mancare le monografie sui principi attivi e sugli eccipienti: mai, MAI, affrontare una nuova preparazione senza prima documentarsi sulle sostanze presenti, le loro caratteristiche chimiche ed il loro comportamento in associazione o nei diversi ambienti di reazione. Di fronte ad una nuova preparazione i passaggi fondamentali ed ineludibili sono: 1) verificare quanto riportato in FU per quanto riguarda i dosaggi ed eventuali monografie dei principi attivi;
                            2) documentarsi adeguatamente sulle caratteristiche chimico fisiche di tutti i componenti presenti.
La consultazione di  vari formulari esistenti, alcuni veramente eccellenti, deve essere tenuto come l'ultimo passo prima di mettersi a lavorare: se prima non vi siete chiariti bene le idee su quello con cui dovete lavorare, finite per comportarvi come quegli aspiranti cuochi che seguono pedestremente le ricette dei migliori libri di cucina, ma non avendo capito nulla di quello che stanno facendo, si chiedono smarriti se debbono proprio usare una la frusta manuale al posto del più pratico e veloce frullatore.

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