domenica 17 gennaio 2016

Dotazioni necessarie


DALLO SPEZIALE AL FARMACISTA:UN'ARTE CHE DIVENTA SCIENZA
(seconda puntata)

Cominciamo ora a valutare di che cosa abbiamo bisogno per lavorare al meglio e in sicurezza.
Per prima cosa devo stabilire che cosa so fare e che cosa voglio fare: sembrano due concetti sovrapponibili, in realtà sono separati dall'abisso della concretezza. Quello che so fare lo posso fare subito, adesso; quello che voglio fare, lo farò solo dopo che avrò imparato, se avrò tempo, se troverò chi me lo insegnerà.
Inizio ora, allo stato attuale so o posso fare poco ( es. in parafarmacia): fitoterapici per via orale, creme, emulsioni e paste abbastanza semplici. Mi basta una bilancia,un' incapsulatrice, una cappa per polveri, un bagnomaria ed un miscelatore per creme ed emulsioni (più, naturalmente, vetreria varia, spatole, cucchiai, etc.). Al tema "bilance" (e "pesate") dedicherò un intero post, tanto l'argomento, a mio dire, è delicato e pressante: in questo momento è sufficiente affermare che non ho bisogno di un oggetto particolarmente raffinato, non dovendo pesare minime quantità in modo assolutamente rigoroso. Invece sceglierei una incapsulatrice di buona qualità, magari di un solo formato medio ( 1 o 0), se possibile di acciaio inossidabile o alluminio, poiché si lavano facilmente e le capsule vi scorrono molto bene.
La cappa per polveri è necessaria per proteggere l'operatore dall'inalare di tutto e di più ( ricordatevi sempre che per prima cosa dovete tutelare la sicurezza di chi sta in laboratorio, anche e soprattutto se siete voi stessi); inoltre, per certi estratti vegetali molto colorati come l'estratto secco di curcuma o di ibisco riduce sensibilmente la dispersione e la conseguente colorazione di tutto l'ambiente. Ne consiglio una a braccio, che vi possa accompagnare durante l'intero lavoro.
Per quanto riguarda il bagnomaria è bene sapere che oltre a quello ad acqua esiste quello ad olio (di silicone): non sviluppa muffe, può raggiungere temperature più alte e le mantiene più stabili. In caso di bisogno, ve lo potete anche costruire da soli: è sufficiente una piastra riscaldante, un becher grande ed un termometro idoneo. Una pinza per svitare i tappi è perfetta per tenere fermo ciò che dovete riscaldare.
In un primo tempo un miscelatore ad immersione ( tipo "Minipimer") può andare bene.
È evidente che con questi oggetti farete poca strada. Tuttavia, quando iniziate, non sapete ancora quale successo avrà la vostra impresa: non abbiate fretta, esercitatevi a lungo, ponetevi come obiettivo di essere sempre più precisi e più accurati. Imparate a lavorare con spirito critico e annotatevi problemi, difficoltà ed errori commessi.
Se lo desiderate, ne possiamo parlare assieme: tante teste ragionano sempre meglio di una sola e l'esperienza di alcuni deve essere una ricchezza per tutti.

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